mercoledì 3 febbraio 2016

Ansia, Amore e Calorie.

Ecco,
non sono sparita. E' solo che qui ci sono solo duemila cose da fare e ventiquattrore sono un tantinello insufficienti. Oddio, non è che siano proprio insufficienti... è che da 'ste parti si campa a pane e ansia. Cioè... io campo a pane e ansia. Lui è così tranquillo. No, seriamente, dovreste vederci quando ci mettiamo a tavolino. Lui calmo, rilassato, bello come il sole. Io in ciabatte, con i capelli in stato confusionale che "non si possono tagliare altrimenti 'ndo te lo attacchi il velo?", occhiaie grosse come buste della Conad e colorito tendente al "mo svengo" ,intenta  a respirare in un sacchetto di carta.
Giuro che il mio sogno erotico ricorrente è una giornata da trentasei ore... facciamo quaranta, così sto tranquilla. Altro che cinquanta sfumature di grigio! Qui si va avanti a cinquanta sfumature di Xanax...
E' che, quando ti sposi,  cambia tutto. Vai in giro come una pazza spiritata, la spesa la fai col conta calorie aperto, che se no col piffero che ci entri, nel vestito. Appena scorgi il riflesso di qualcosa che potrebbe esserti utile per il matrimonio, ti piazzi davanti alla malcapitata vetrina con la stessa grazia della madre di Carrie  in Carrie- Lo Sguardo di Satana.  Leggi e rileggi la lista degli invitati fino a quando non conosci a memoria nome, cognome, indirizzo, mail, numero di telefono, allergie alimentari, preferenze gastronomiche, età e segni particolari di tutti- e dico tutti- i sestordicimila invitati. Praticamente sei un incrocio tra TuttoCittà, Pagine Bianche e una Stalker.
Tua madre ti chiama un paio di volte al giorno e solo quando sai che sei impegnata, perchè altrimenti sei capace di tampinarla al telefono per un paio d'ore chiedendole, per telefono, se le piaccia di più il bianco bianco o il bianco un pò così. Quando la chiamata parte con un "Mammi, stavo pensando..." lei simula coliche, attacchi nucleari e minestre sul fuoco che si bruciano.
Però è bello, sapete?
Cioè è caotico e ansiolitico e un sacco di cose che , a pensarci, vado in iperventilazione eh.
 Però c'è qualcosa di stranamente romantico in questa folle corsa verso il si, lo voglio.  Avete presente quell'ansia misto felicità che ci prendeva la notte prima di Natale? Quando dovevamo dormire e non dormivano e ogni rumore ci faceva venire i brividi e un sorriso grosso così? Ecco. E' così che mi sento.

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